Bianca Maria Frabotta
poetessa
La ricerca musicale di Alessandro Anniballi è estremamente interessante per un poeta e non solo in senso puramente fascinativo. Mentre ascoltavo il coro Orazio Vecchi da lui diretto varie riflessioni sorgevano al di là della suggestione acustica.
Intanto le voci: dirette quasi a non incontrarsi mai, ad inseguirsi, a sovrapporsi solo in rari attimi di pacificazioni. L’armonia ha sempre una meta da conquistare, mai ovvia e scontata e in questo senso priva di sentimentalità. Forse per questoi i concerti del coro Orazio Vecchi accostano antico e contemporaneo senza sforzo alcuno, facendo intravedere nella ricostruzione della musica medievale la fonte insospettata di sperimentazioni attualissime, quasi espressionistiche. Anniballi esegue così un pezzo di rarefatta spiritualità contemporanea con lo stesso devoto intento di riscoperta con cui si dedica al reperimento di inediti antichi, sepolti dal tempo e dall’incuria.
L’effetto complessivo è quello di un’appassionata e vibrante archeologia di nuova sonorità.